Milano ha vissuto giornate straordinarie, lo spazio all’Allianz MiCo ha ospitato BIT 2024.

Con il suo doppio target B2B e B2C, ha visto buyers ed espositori nazionali e internazionali creare e ritrovare sinergie con un risultato che ha fatto registrare un +8,1%.
Ho trovato personalmente interessante il contributo di un palinsesto di convegni sul presente e il futuro della travel industry in cui le due anime di questa manifestazione hanno sottolineato il trend di una riscoperta del turismo lento, dei borghi meno conosciuti, e soprattutto l’esigenza del contatto con la natura e con i luoghi aperti, pura gioia per noi amanti del Green!
Non si sono accesi invece i riflettori sul mondo del Golf, i pochi rappresentanti legati al mondo del Green hanno portato una professionalità di altissimo livello che avrebbe meritato maggiore valorizzazione, soprattutto dopo gli anni in cui molte risorse sono state profuse per la riuscita della manifestazione che si è tenuta a Roma lo scorso settembre.
Quello che avrebbe dovuto trasformarsi in un volano per diffondere la pratica di uno sport salutare e senza confini oltreché per la sua economia sembra non essere stato colto.

La nuova stagione golfistica è alle porte e la Ryder Cup sarà nulla più di un ricordo, se non sapremo fare realmente rete per avvicinare e coinvolgere un pubblico nuovo.

Confido, forse sogno nonostante i numerosi disillusi, che ci sia un progetto di recupero di tutte quelle opportunità create negli anni di preparazione alla Ryder Cup italiana. Fare bilanci e conteggiare un evento di tali dimensioni, come ho letto qua e là, a pochi mesi dalla fine non penso sia realistico. Al contempo mi chiedo e lo chiedo a voi: se ci fosse l’opportunità di collaborare a supporto di un progetto comune, sapremmo fare focus comune al di là delle emozioni e simpatie?